Che voi viviate a Genova o siate turisti in arrivo nella Città della Lanterna, se amate camminare vi sarete fatti questa domanda almeno una volta: quali sono gli itinerari a Genova per un’escursione alla scoperta del territorio? Quali i sentieri nella natura per vivere una Genova che non sia solo caruggi (tipici vicoli del centro storico genovese), via XX Settembre o Porto Antico? È possibile raggiungere l’inizio di questi itinerari con un mezzo diverso dalla propria automobile?
Chi ha dato un’occhiata alla sezione chi sono del mio blog saprà che sono orgogliosamente genovese. E quando mi capita di scoprire belle iniziative a Genova non posso non parlarne. Soprattutto in un periodo in cui, con il Covid, il trekking spopola tra le attività del tempo libero. A Genova è nato il progetto Pedestribus, per permettere a tutti (cittadini e non) di scoprire le bellezze dell’entroterra di Genova attraverso 8 itinerari raggiungibili con mezzi pubblici, ecologici ed economici.

Unione tra la parola latina pedester (a piedi) e bus, il progetto Pedestribus ha l’obiettivo di promuovere il territorio e l’escursionismo a due passi dalla città proponendo 8 itinerari a Genova alla portata di tutti: le info sugli itinerari a Genova del progetto Pedestribus sono raccolte in una guida di 56 pagine. Gli itinerari sono classificati T (turistico) o E (escursionistico). Tutti i punti di partenza e di arrivo dei percorsi sono collegati con i bus, con la ferrovia Genova Casella e gli altri mezzi Amt (funicolari, cremagliera). Pronti a scoprire una Genova tutta verticale? Vediamo quali sono gli 8 itinerari del progetto Pedestribus…
Quali sono gli itinerari a Genova del progetto Pedestribus?
Il progetto Pedestribus presenta un itinerario per ogni Municipio. Tra forti, trincee, neviere, chiesette e grotte, sono tante le testimonianze storiche che accompagnano i panorami e le ricchezze naturalistiche dell’entroterra genovese.

Il progetto Pedestribus è nato dalla collaborazione tra Comune di Genova, Amt, Cral Amt, Cai (Club Alpino Italiano) e Soccorso Alpino, che ha geolocalizzato i percorsi per poter effettuare eventuali interventi di soccorso (a proposito, il numero da chiamare è il 112). I percorsi sono stati scelti e indicati dalle sezioni e sottosezioni del Cai e dalla sezione Montagna del Cral Amt. Ecco gli itinerari nel dettaglio:
- San Carlo di Cese – Colle Gandolfi – Monte Pennello, a cura di Cai Ule Sestri Ponente: un percorso che da San Carlo di Cese consente di raggiungere Colle Gandolfi attraverso l’antico percorso commerciale che collegava il mare di Pegli con l’entroterra.
- Alta Val Chiaravagna, a cura di Cai Ule Sestri Ponente: itinerario che si snoda nella valle formata dal torrente che nasce presso il borgo di Serra Panigaro.
- Anello dell’Asosto di Bigiae, a cura del Cai Bolzaneto: un sentiero ad anello che porta al ricovero Asosto di Bigiae; è un itinerario che permette di ammirare l’ampia vista su Genova, il suo golfo e i suoi monti.
- Sampierdarena – Forte Diamante, a cura del Cai Sampierdarena: comoda passeggiata che dal centro di Sampierdarena raggiunge Forte Diamante toccando importanti siti di interesse storico, artistico e religioso.
- Anello escursionistico Granarolo – Righi, a cura di Cai Ligure Genova: percorso semplice che si snoda sulle alture di Genova e corre lungo le Seicentesche Mura Nuove: vi attendono numerosi punti panoramici sulla città e sulle vallate del Bisagno e Polcevera.
- Anello dell’acquedotto storico del forte Diamante, delle trincee e delle neviere, a cura di Cai Ule Genova: si tratta di un giro ad anello con splendida vista sulla città, molto indicato per le famiglie.
- Forti Orientali, a cura di Cai Ligure Genova: probabilmente il percorso più cittadino tra quelli proposti, che partendo dal famoso e suggestivo borgo di Boccadasse prosegue alla scoperta dei forti nel medio levante ligure.
- Quarto – Pomà – San Desiderio, a cura della sezione Montagna del Cral Amt: dalla civiltà del mare alla civiltà del castagno, un viaggio attraverso il tempo che raggiunge il suggestivo borgo di Pomà.
Immagine di copertina: foto di Sara Botticelli