Breve storia triste: partite al mattino per un trekking in montagna, con il cielo terso e un bel sole a rassicurarvi. Fino al primo pomeriggio tutto bene: arrivate in vetta e dopo pranzo ripartite per tornare indietro. Poi, ad un tratto, le nuvole coprono il cielo e lo trasformano in una bomba a orologeria pronta a esplodere. Inizia a piovere e vi trovate nel bel mezzo di un temporale in montagna. Controllate nello zaino: niente abbigliamento da trekking per la pioggia. In un attimo vi trovate zuppi più di Roy Batty nella scena finale di Blade Runner. Fine.
Una storia drammatica, ma terribilmente vera e ricorrente. Perchè, soprattutto in montagna, cambiamenti repentini del meteo non sono rari. E come diceva Baden Powell, fondatore degli scout, “Non esiste cattivo tempo, ma solo cattivo equipaggiamento”. Ogni camminatore che si rispetti dovrebbe quindi essere sempre organizzato e avere con sè nello zaino l’abbigliamento da trekking per la pioggia per proteggersi da ogni evenienza. Ma cosa comprare per fare trekking sotto la pioggia? E come scegliere l’abbigliamento giusto?
Provo a rispondere io con questa semplice guida. In un precedente articolo vi ho già parlato dell’abbigliamento da trekking di Decathlon, con consigli su cosa acquistare: ora vediamo cosa acquistare per camminare sotto la pioggia. Ovviamente si tratta solo di consigli, di miei gusti personali, sta a voi decidere cosa comprare e dove comprare, se da Decathlon, su Amazon o altri negozi specializzati. Bene, iniziamo…
Abbigliamento da trekking per la pioggia: quale materiale scegliere?
Partiamo dal materiale dell’abbigliamento che conviene scegliere. Perchè l’abbigliamento da trekking sia davvero antipioggia, questo dovrebbe essere, appunto, idrorepellente ma allo stesso tempo traspirante. In questo caso, evitate il cotone, poichè assorbe molto l’acqua e si asciuga lentamente: se volete il massimo, andate su capi d’abbigliamento con membrana in Gore-Tex. A proposito, sapete da cosa deriva il nome della membrana? Ebbene, deriva proprio dal cognome dell’imprenditore Wilbert Gore e letteralmente significa appunto Tessuto di Gore.
La membrana in Gore-Tex non è solo consigliata per la parta alta del busto, ma anche e soprattutto per le scarpe da trekking. Il materiale composto in politetrafluoretilene (lo so è un casino leggerlo, chiamatelo semplicemente PTFE) e il tessuto costituito da dieci membrane Gore-Tex, ciascuna con 9 miliardi di micro fori per pollice quadrato, garantiscono l’impermeabilità della scarpa.
Abbigliamento in materiale sintetico, come il poliestere, può andare bene se non dovete percorrere lunghi tratti sotto la pioggia. Perchè il materiale sintetico potrà anche ripararvi dalla pioggia, ma non dal sudore che produrrete camminando. Nonostante questo, vi consiglio di acquistare e tenere sempre nello zaino una banale giacca antipioggia leggera e compatta. E sì, quella di Decathlon è perfetta.
Infine, sappiate che esistono due grandi categorie di gusci impermeabili: hard shell e soft shell. Più rigidi, scomodi ma impermeabili i primi, più confortevoli e leggeri i secondi. A voi la scelta, a seconda di quanto volete ripararvi o stare comodi. Il mio consiglio è quello di sacrificare un po’ di comodità per rimanere più asciutti possibile.
Giacca o poncho contro la pioggia?
Parliamo dei due capi d’abbigliamento più conosciuti contro la pioggia: la giacca antipioggia già citata prima (il classico k-way, per intenderci) e il poncho. Ma quale scegliere e perchè? La scelta è del tutto personale, posso solo dirvi come la penso io. Per non farmi mancare nulla ho comprato entrambi i capi d’abbigliamento, ma alla fine mi trovo nettamente meglio con la giacca antipioggia.
Trovo che il poncho antipioggia sia meno comodo: ingolfa molto la camminata, soprattutto se utilizzate le racchette da trekking, pesa più della giacca una volta riposto nello zaino e può lasciare scoperta una porzione delle braccia e delle gambe. Meglio quindi la giacca. Ma assicuratevi di acquistare insieme a lei anche un paio di sovrapantaloni antipioggia da trekking.
Coprizaino, ghette e cappello antipioggia: tre alleati contro il maltempo
Partiamo dal più utile di questi tre accessori: il coprizaino, praticamente indispensabile. A tal punto che la maggior parte delle marche di zaini da trekking lo inseriscono già all’interno dello zaino, in una tasca apposita. Ma si può comunque comprare a parte, scegliendo tra differenti misure a seconda del litraggio del vostro zaino.
Passiamo alle ghette, un accessorio che viene applicato ai polpacci e che nel trekking evita l’entrata dell’acqua nelle scarpe attraverso il collo del piede. Hanno il vantaggio di poter essere messe e tolte senza interessare la calzatura, applicate e regolate quando necessarie e riposte quando non servono. In commercio esistono ghette in cotone, che proteggono per lo più da terra e sabbia, e ghette impermeabili in poliestere, che proteggono dall’acqua. C’è bisogno che vi dica quali scegliere in questo caso…?
Infine il cappello. Avete imparato a conoscermi con in testa il classico cappello con la visiera per il sole, ma in caso di pioggia vi straconsiglio un cappello impermeabile a testa larga, in stile Indiana Jones insomma, per evitare di bagnarsi anche i capelli lungo il sentiero. E qui lo confesso: predico bene ma razzolo male, perchè ora che ci penso non ho un cappello del genere nella mia attrezzatura da trekking: dovrei rimediare il prima possibile per evitare di bagnarmi i capelli anche io. Quei pochi che ormai mi sono rimasti.