Diciamocelo: ormai lo smartphone è diventato un’estensione dell’essere umano, del suo corpo come della sua mente. Talvolta è addirittura uno strumento di sopravvivenza. Immaginate la situazione: state facendo un trekking o escursione e avete bisogno di calcolare i tempi di percorrenza per capire quanto manca alla meta. Qual è la prima cosa che prendete in mano? Una carta topografica? Una bussola? Scommetto che la prima cosa che cercate è proprio il vostro smartphone. In fondo oggi basta Google Maps o una app per il trekking per scoprire il tempo di percorrenza del sentiero.
Immaginate però questa situazione: dopo aver preso lo smartphone, vi rendete conto che sul vostro sentiero la linea dati di internet è troppo debole. Che fate? Cercate un escursionista per chiedere informazioni? Invocate in un colpo solo Bear Grylls, MacGyver, Chuck Norris e Rambo? Se non sapete come calcolare i tempi di percorrenza di un trekking o escursione, sappiate che esistono alcuni metodi che funzionano senza l’uso di smartphone. Vi servirà solo una carta topografica del luogo unita alle informazioni sul sentiero che avrete letto prima di partire.
Come specificato nel Quaderno di Escursionismo del CAI, i tempi medi di percorrenza si possono calcolare in due modi: il primo è frutto dell’esperienza mentre il secondo, detto metodo svizzero, è più scientifico. Vediamoli entrambi…
Tempi medi di percorrenza in un’escursione: dati e formule
Si dice che un escursionista mediamente allenato, su un sentiero pianeggiante, percorra a piedi dai 3,5 ai 4 chilometri in un’ora. I tempi in questo caso non tengono conto delle soste. Ma i sentieri non sono tutti pianeggianti: considerate quindi un’ora per ogni 300 metri circa di dislivello in salita e un’ora per ogni 500 metri di dislivello in discesa. Se poi il cammino si svolge a quote superiori a 2800-3000 metri, l’escursionista percorrerà in un’ora rispettivamente 250-300 metri in salita e 400-450 metri in discesa.
Il tempo richiesto per il cammino orizzontale e verticale non deve però essere solo sommato. Dovrete invece utilizzare la seguente formula: Valore più grande + (Valore più piccolo/2). Confusi vero? Facciamo un esempio: quanto tempo richiede un’escursione di 8 chilometri se ci sono 600 metri di salita e discesa da percorrere sulla rotta?
- Per la distanza di 8 chilometri impiegheremo circa 2 ore (8/4km l’ora);
- Per la salita e la discesa impiegheremo circa 3,12 ore, derivanti da: (600 metri di salita/300 = 2 ore) + (600 metri di discesa/500 = 1,2 ore);
- Poiché le 2 ore previste per il percorso orizzontale sono inferiori alle 3,12 ore per quello verticale, dimezziamo il tempo del percorso orizzontale, che diventa di 1 ora;
- Il tempo di percorrenza netto è quindi di 4,12 ore (1 ora + 3,12 ore);
- Un consiglio: tenere sempre in considerazione un +20% nel tempo di viaggio per soste, pause pranzo e fotografie varie.
Potete dedurre i tempi di percorrenza conoscendo i chilometri del percorso e aiutandovi con una carta topografica. Questa vi può svelare il dislivello da affrontare: se, ad esempio, siete a 350 metri di altitudine e il vostro traguardo è a 900 metri di altitudine, vi attende un dislivello di 550 metri (900-350). Potrete poi calcolare i chilometri da un punto A a un punto B tramite la scala della carta. In una scala 1:25.000, ad esempio, un centimetro sulla carta corrispondono a 25.000 centimetri nella realtà (250 metri).
Se non avete l’altitudine del punto in cui siete, le curve di livello (o isoipse) sulla cartina vi aiutano: considerate che la distanza tra le curve più scure equivale a 100 metri sul sentiero (a volte intervallate da curve più sottili a 25 o 5 metri l’una dall’altra). La loro vicinanza indica poi la ripidità del terreno: percorrere 100 metri con curve di livello molto vicine significa affrontare una bella salita.
Calcolare il tempo di trekking ed escursioni con il metodo svizzero
Premetto che a scuola sono sempre stato una frana in matematica. Rivedere quindi formule matematiche e calcoli mi procura una certa orticaria, eppure questo metodo che sto per mostrarvi, detto metodo svizzero, può davvero esservi utile per calcolare i tempi di percorrenza di un’escursione. Si basa su un calcolo che tiene in considerazione la distanza in chilometri del percorso (che chiameremo d), il dislivello in metri (che chiameremo h) e il fattore percorso (che chiameremo K). I primi due valori dipendono da escursione a escursione, mentre il fattore percorso è una costante: è uguale a 4 per il percorso in salita e a 6 per il percorso in discesa. La formula per calcolare il tempo di percorrenza in ore con il metodo svizzero è quindi:

È più facile di quel che sembra. Facciamo un esempio: prendiamo un percorso di 10 chilometri con un dislivello di 1000 metri. Durante la salita ci impiegheremo (10+(1000/100))/4 = 5 ore, mentre durante la fase di discesa dovremo camminare per (10+(1000/100))/6 = 3,3 ore.
Ecco spiegati due metodi per calcolare i tempi di percorrenza di un’escursione, praticamente infallibili… o quasi. Ebbene sì, ho detto una piccola bugia nel titolo. Mi spiego meglio: i due metodi sono anche affidabili, ma il fatto è che per quanto una persona si sforzi a calcolare al minuto i tempi di un trekking, questi saranno sempre più lunghi di quanto pensava. Perchè camminando nella natura ci sarà sempre qualcosa che attirerà la vostra attenzione: un panorama da fotografare, un momento di silenzio perfetto. Qualcosa che, anche solo per un attimo, sembra fermare il tempo attorno a voi per farlo ripartire al momento giusto.
Immagine di copertina: Free-Photos (Pixabay)
Molto interessante
Il metodo svizzero evidentemente è pensato come “worst case scenario”, ossia per chi non è assolutamente in forma, perchè si creano dei tempi di percorrenza semplicemente assurdi.
La passeggiata di domenica scorsa, con 600 mt di dislivello e 3.3km di tragitto effettivo avrebbe avuto un tempo di percorrenza di (3.3+(600/100))/4 = 2.20h… semplicemente assurdo, perchè l’abbiamo camminata esattamente nella metà del tempo, senza correre e senza farci mancare il fiato.
Hai ragione Paul, dopotutto si tratta di formule matematiche e poco si addicono a tutti i trekker proprio perchè ognuno è diverso.
Continua a seguirmi! 🙂