Può capitare, camminando su sentieri di montagna o nell’entroterra, di imbattersi in diversi animali. Vi ho già parlato di come comportarsi se si incontra un cinghiale sul sentiero. Ora invece parliamo di animali… striscianti. In particolare, della vipera. Non è così raro incontrare una vipera nel nostro paese, magari mentre si è intenti a raccogliere un fungo, sedendosi su un tronco o su una pietra. La maggior parte di questi animali fugge davanti all’uomo. Qualora però la vipera si sentisse minacciata, potrebbe anche decidere di attaccare. E in quel caso sarebbe un po’ un problema, perchè la vipera è l’unico serpente velenoso presente in Italia. Prima di tutto però è necessario sapere come riconoscere una vipera, per evitare di confonderla con un’innocua biscia.
Se si tratta effettivamente di una vipera, è allora necessario sapere cosa fare in caso di morso di una vipera, per intervenire tempestivamente contro il veleno ed evitare guai peggiori. Con questa guida cercherò di fare un po’ di chiarezza sulle vipere e rispondere alle domande più diffuse. Cominciamo.
Cos’è una vipera? Biologia e specie in Italia
Innanzitutto, è bene sapere che non esiste una sola specie di vipera. Con vipera si intende infatti un genere di serpenti velenosi appartenenti alla famiglia Viperidae. Al contrario del 70% di serpenti ovipari presenti sul pianeta, che depongono le uova da cui nascerà la progenie, la vipera è vivipara (bello scioglilingua, vero?): ciò significa che partorisce i figli dopo averli nutriti attraverso una membrana simile a una placenta. Sebbene la vipera possa mordere l’uomo, questo non significa che ne sia ghiotta: anzi, la vipera italiana si ciba di topi, lucertole e piccoli uccelli. In altre parole, alla vipera non frega una mazza di noi.
Al massimo ci morde, appunto. Possiede infatti una ghiandola dietro la bocca in grado di produrre veleno: un mix di acqua e varie sostanze tossiche che agiscono sui tessuti, sulla coagulazione del sangue e sul sistema nervoso. Per iniettare il veleno nella preda, la vipera usa delle zanne mobili al cui interno è presente un canale collegato direttamente alla ghiandola del veleno.
In Italia esistono 5 specie di vipera. Ogni specie ha colori e caratteristiche diversi ed è diffusa in aree specifiche del nostro paese. Le cinque specie di vipera in Italia sono:
- Aspide o vipera comune: si tratta della vipera più diffusa in Italia. È presente praticamente in ogni regione italiana, tranne la Sardegna. Misura in media 65 cm, ma può arrivare fino a 95 cm di lunghezza. La sua coda è nettamente distinta dal corpo e la colorazione va dal nero (raro) alle varie tonalità di marrone, rossiccio e grigio.
- Marasso: vipera molto diffusa nell’Italia settentrionale, ha un corpo tozzo, con lunghezza massima dai 60 cm (maschi) a 80 cm (femmine). Il suo colore varia dal nero al marrone fino al verde, con una striscia a zig zag di solito più scura.
- Vipera dell’Orsini: è presente solo sull’Appennino Abruzzese e Umbro-Marchigiano ed è la specie più piccola tra le altre quattro (e quindi meno velenosa e più mansueta), con una taglia media di circa 40 cm. A causa dell’alterazione del suo habitat naturale da parte dell’uomo, è considerata specie protetta.
- Vipera dal Corno: vive solo nell’area Nord-Orientale del nostro paese e il suo nome è dovuto ad un’appendice carnosa presente sulla punta del muso. Può raggiungere i 90 cm di lunghezza e la colorazione può variare dal marrone al grigio. Pur essendo piuttosto timida, è la vipera più pericolosa per l’uomo in Italia.
- Vipera di Walser: quest’ultima specie di vipera italiana è stata scoperta nel 2016. Vive in un areale molto ristretto, di appena 500 Km² a nord di Biella. Per le sue caratteristiche, la vipera di Walser è difficilmente distinguibile dal Marasso.
Come riconoscere una vipera? Le differenze rispetto alla biscia
Riconoscere una vipera e distinguerla dalla biscia non è difficile. Le vipere infatti hanno caratteristiche distintive molto particolari e piuttosto evidenti. Ecco le più importanti:
- Le vipere hanno occhi con pupille verticali (simili a quelle dei gatti, per intenderci): gli altri serpenti hanno pupille rotonde;
- Potete riconoscere una vipera anche dalla testa: quella delle vipere è larga, schiacciata, rivolta all’insù e quasi triangolare, mentre la testa della biscia è ovale;
- Nelle vipere, il corpo è tozzo e la coda si restringe bruscamente: la coda delle bisce invece si restringe a poco a poco;
- Il segno del morso della vipera è facilmente riconoscibile: vedrete due piccoli fori distanti di circa 6-8 mm, circondati da un alone rosso. Altri forellini ancora più piccoli seguono i due punti più grandi formando due file.
Come evitare le vipere e cosa fare in caso di morso
La prima cosa da fare contro un morso di vipera… è evitare di incontrare una vipera. Per farlo, occorre mettere in pratica questi accorgimenti:
- Appena notate una vipera davanti a voi, allontanatevi da lei… ovviamente;
- Indossate scarpe alte e calzini in spugna quando camminate tra la vegetazione;
- Camminate con passo pesante in modo da farvi sentire da eventuali vipere nei dintorni e battete i vostri bastoncini da trekking sul sentiero. La vipera, pur non avendo un udito straordinario, è sensibile alle vibrazioni del terreno. E questo basta per farla scappare;
- Non sedetevi vicino a sassi, pietraie, cataste di legna, muretti o erba alta;
Se non metterete in pratica questi consigli, è più probabile che vi becchiate un morso di vipera. In quel caso, cosa fare? Ecco i consigli:
- Mantenete la calma. Lo so, non è facile, ma un’accelerazione del flusso sanguigno faciliterebbe la propagazione del veleno. E poi, se volete tranquillizzarvi, sappiate che il morso di vipera non è mortale. Basta solo agire il prima possibile e recarsi al pronto soccorso;
- Chiamate subito i soccorsi;
- Fasciate e immobilizzate la zona o l’arto colpito, come con una frattura. Evitate però di bloccare la circolazione sanguigna. Posizionare una benda o un laccio circa 10 cm sopra il morso (a monte). Occhio però: tra la pelle e il laccio deve poter passare un dito.
- Evitate di cauterizzare la ferita;
- Evitate di applicare ghiaccio e soprattutto non succhiate il veleno con la bocca dalla zona morsicata;
- Evitate di somministrare un siero antivipera: meglio lasciar agire i medici in ospedale.
Buongiorno non si è capito per l’ennesima volta se uno si trova solo, lontano dalla macchina con i telefoni che non prendono.
In tante zone e così.
Posso ritornare alla macchina camminando il più presto possibile oppure……….vale quel detto …ha detto il medico che devi morire.