Bentornati erranti! Senza perdermi in troppi giri di parole, oggi vi porto a fare un’escursione al Rifugio Garelli, con tappa al Laghetto di Marguareis. Ci siete mai stati? Si trova nel comune di Chiusa di Pesio, in provincia di Cuneo. Situato a 1970 metri di altitudine, a cavallo tra il vallone del Marguareis e la valletta di Sestrera all’interno del Parco Naturale del Marguareis, il rifugio è dedicato all’avvocato Piero Garelli (1905-1945), già presidente del Cai di Mondovì, morto nel campo di concentramento di Mauthausen-Gusen. A guardia del rifugio c’è la protagonista del Parco Naturale, Punta Marguareis, la cima più alta delle Alpi Liguri con i suoi 2651 metri di altitudine. Ecco la scheda dell’escursione al Rifugio Garelli:

Mappa escursione al Rifugio Garelli (in verde la partenza da Pian delle Gorre, in azzurro il Rifugio Garelli; sentiero all’andata in giallo, sentiero del ritorno in arancione)
Difficoltà: E (escursionistico);
Tempi di percorrenza: circa 5 ore;
Quota massima: 1970 metri;
Dislivello: +966/-966 metri
Periodo ideale per l’escursione: marzo-giugno/settembre-novembre;
Punti di interesse: Laghetto del Marguareis, Rifugio Garelli
So che questo non è un bel periodo per gli spostamenti in Italia da regione a regione o all’interno delle stesse. Dovendo raggiungere il Piemonte per fare la camminata (io l’ho fatta prima delle ultime restrizioni) vi consiglio di leggere questo articolo e utilizzarlo come promemoria per le vostre camminate future, quando l’emergenza Coronavirus sarà terminata e in Italia si potrà tornare a spostarsi liberamente. Nel frattempo, potete creare e stampare le vostre carte escursionistiche gratis e a casa con Inkatlas. Ma ecco come arrivare al Rifugio Garelli partendo da Pian delle Gorre…
Da Pian delle Gorre al Vallone del Marguareis
Quasi dimenticavo: come arrivare a Pian delle Gorre? In autostrada prendete l’uscita a Mondovì e proseguite lungo la SP5 in direzione di Villanova Mondovì e Roccaforte Mondovì dove, rimanendo sulla stessa SP5, devierete verso Chiusa Pesio. Prima di entrare nell’abitato di Chiusa, svoltate a sinistra per la SP42 sino a giungere Certosa di Pesio, da dove si prosegue sulla stretta strada asfaltata che raggiunge il Rifugio Pian delle Gorre, dove potete lasciare la macchina. Fin qui ci siete arrivati: ora è il momento di camminare…

Da Pian delle Gorre (1032 metri s.l.m.), prendete la sterrata in salita che si inoltra nel Vallone del Salto, attraversando un bosco di latifoglie e abeti bianchi. Ignorate una prima traccia a sinistra che porta a Pian del Creus, passate sopra un ponte in muratura, tralasciate una pista sterrata a destra e il bivio sulla sinistra per il Pian del Creus e il Vallone di Serpentera (segnavia H06). Andate dritti fino a raggiungere Il Salto. Qui imboccate sulla sinistra la mulattiera per il Rifugio Garelli ed il Vallone di Sestrera (segnavia H01). Lasciate a sinistra il bivio che porta a Pian del Creus, attraversate un rio su un ponticello in legno e arriverete al Rifugio Sestrera Sottano.


Arrivati qui, vi troverete di fronte un bivio: lasciate a sinistra il sentiero che sale al Rifugio Garelli per il Vallone di Sestrera (da lì scenderete al ritorno). Andate invece dritti (segnavia H01) verso il Vallone del Marguareis. Entrerete in un bosco di faggi: costeggiate il ruscello che lo percorre e poi attraversatelo tramite un altro piccolo ponte.
Verso il Laghetto del Marguareis
Usciti dal bosco, il sentiero prosegue con un traverso in diagonale tra pascoli e grossi massi: continuate in salita fino al bivio, sulla destra, per il Colle del Prel (segnavia H07): lasciatelo perdere e tirate dritto.

Ora è arrivato il momento di mettere la prima marcia alle vostre gambe, per affrontare la prima delle numerose salite spaccagambe del sentiero. Attraversata una macchia di pini montani, la pendenza si fa più gentile quando arriverete al Gias Soprano del Marguareis…

Non illudetevi: la salita si fa più arrogante subito dopo e vi richiederà altre energie da spendere. Guaderete poi un piccolo rio fino al pianoro che precede l’ultima salita: in pochi tornanti, arriverete al piccolo Laghetto del Marguareis (1924 metri s.l.m.).

Dal Laghetto del Marguareis al Rifugio Garelli
Avevo detto ultima salita? Beh, vi ho mentito… ma tranquilli, dal Laghetto del Marguareis (che come avete visto è più una torbiera che un laghetto) non manca molto al Rifugio Garelli, circa 20 minuti. Portatevi ora sul versante destro del vallone usando il muretto in pietra che sbarra a valle il laghetto. Salirete ancora un po’ in quota, poi il sentiero compirà un percorso quasi a ritroso tra pini montani e ginepri nani.

Passato un costone, sarete nel Vallone di Sestrera, all’altezza del Pian del Lupo. Ora proseguite guardando avanti: lo vedete, giusto? Già, siete arrivati finalmente al Rifugio Garelli, a 1970 metri d’altitudine!

Escursione al Rifugio Garelli: la strada del ritorno
Giusto due o tre info prima di dirvi come tornare indietro: al Rifugio Garelli, volendo, potete anche pernottare se volete partire da lì il giorno dopo per un’altra escursione (trasformando così l’escursione in trekking). Il Rifugio Garelli osserva questi periodi di apertura: dal 15 maggio al 15 giugno nel weekend, dal 15 giugno al 30 settembre con apertura continuata e dal 30 settembre al 15 ottobre nel weekend su prenotazione. Per altri periodi è aperto solo a richiesta su prenotazione (il numero è 0171 738078). Volendo, potete anche dormire in tenda attorno al rifugio e “appoggiarvi” alla struttura per cena e colazione. Fine delle comunicazioni di servizio.
Ora, come tornare indietro dal Rifugio Garelli? Imboccate il sentiero che scende in direzione ovest nord-ovest (segnavia H08). Arrivati a Gias soprano di Sestrera, lasciate la traccia sulla destra (segnavia H06) e proseguite in discesa tra stretti tornanti e ontani verdi. Più avanti, lasciate a destra il piccolo sentiero per Gias della Costa: un traverso in discesa vi consentirà di perdere ancora quota. In sentiero, che scende ripido nel bosco con un andamento a tornanti, vi riporterà al Rifugio Sestrera Sottano.

Da qui saprete benissimo cosa fare: percorrete a ritroso il sentiero dell’andata e dopo circa tre quarti d’ora sarete di nuovo al Pian delle Gorre, dove la vostra avventura ha avuto inizio. Un consiglio: la via del ritorno è piuttosto lunga, cercate di muovervi per tempo dal Rifugio Garelli per non farvi cogliere dal buio lungo il sentiero, soprattutto se fate la camminata in autunno. Perchè ve lo dico? Perchè a me è capitato. Ok che era la sera di Halloween e l’atmosfera era quella giusta ma forse, col senno di poi… non lo rifarei!