Avete letto il mio articolo dedicato al trekking sull’Alpe di Succiso? No?? Dategli una letta: noterete che la mia camminata sull’Appennino Tosco-Emiliano si è chiusa in bellezza tra cibo e cultura. Perchè, dai, mica si vive di solo trekking, no? Lungo la strada del ritorno mi sono fermato a Verrucola, una frazione del comune di Fivizzano in Toscana, nel territorio della Lunigiana. Qui ho potuto fare il pieno di energie con una bella cena in trattoria (Locanda al Castello) e un giro veloce nei dintorni della Fortezza della Verrucola. E sono rimasto così affascinato da questo castello medievale che ho pensato: sapete che c’è? Vi racconto la sua storia e alcune sue curiosità.
Una su tutte il fatto che la fortezza oggi non sia soltanto un luogo ricco di storia… il castello è in realtà più vivo che mai, dal momento che… è ancora abitato! Oggi è una residenza privata, la casa di una famiglia di artisti. Ad abitare il castello è Jacopo Cascella, il figlio dello scultore Pietro Cascella. Non è un caso, infatti, che la grande sala d’armi del castello sia oggi destinata a custodire le opere dell’artista. A proposito, per le visite guidate al castello potete chiamare il numero 366 3832098.
Nonostante oggi sia ancora abitato, il Castello della Verrucola ha una storia antichissima. Volete conoscere la storia di questo gioiello di architettura medievale?
Fortezza della Verrucola: la storia del castello al centro della contesa
Il Castello della Verrucola, ricordato per la prima volta nel 1044, fu un luogo dominato dai nobili Bosi. Strutture difensive vengono documentate a Verrucola dei Bosi già dal XII secolo. Sarà stata l’importanza strategica per la presenza di percorsi transappenninici: fatto sta che tra il secolo XIII e XIV secolo, Verrucola è rimasta contesa tra l’antica signoria dei Bosi, i Dallo, i Nobili di Castello Aghinolfi, i Lucchesi e i Malaspina. Botte da orbi, insomma.
Nel 1312, Spinetta Malaspina il Grande sconfisse i Lucchesi, ottenne la proprietà del castello e lo ampliò. Tutto facile per Spinetta? Non proprio: nei primi del XIV secolo Spinetta viene esiliato a Verona in seguito alla sconfitta con Castruccio Castracani (non so voi, ma con un nome e cognome così io sarei stato alla larga). Ma poi, colpo di scena! L’improvvisa morte del nemico permette a Spinetta di riprendersi Verrucola, assegnando la fortezza per testamento ai figli di Isnardo II e suoi nipoti.
Nel 1399 i Visconti di Milano arrivano in Lunigiana, espugnano la Verrucola e mandano in esilio il marchese Niccolò, ultimo dei quattro figli di Isnardo II, insieme alla sua famiglia. Isnardo II nel 1402 riesce a riprendersi le sue terre, ma nel 1418… colpo di scena numero 2: viene assassinato con la famiglia nel castello dai sicari dei marchesi Leonardo e Galeotto di Castel dell’Aquila, loro congiunti (vatti a fidare dei parenti…!).
La giustizia, però, non tarda ad arrivare: i marchesi dell’Aquila incontrarono l’opposizione di Firenze, che recuperò il feudo. Le lotte sono quasi finite, giusto ancora due o tre battibecchi: il castello viene conquistato nel 1437 da Niccolò Piccinino per conto del Ducato di Milano e nel 1450 dal marchese Giacomo I Malaspina. Spinetta, prima di morire nel 1478, lascia il suo feudo per testamento alla Repubblica Fiorentina, che consolida il suo dominio.
Castello della Verrucola: dal terremoto in Lunigiana ai giorni nostri
Dopo le mille lotte che hanno scosso il castello, ci mancava giusto un terremoto. Nel 1481, infatti, il castello subì gravi danni a causa di un terremoto: parzialmente recuperato, nel XVI secolo il castello fu trasformato per conto del monaco agostiniano Alessio Casani in un monastero di monache agostiniane e la cappella castrense prese il nome di Chiesa di Santa Margherita.
Dopo vari passaggi di proprietà, nel 1977 il castello è stato acquisito da Cordelia Von Den Steinen e Pietro Cascella, che lo hanno restaurato. Ma nel 2014… colpo di scena numero 3! Un ricercatore di Fivizzano, Rino Barbieri, ha identificato lungo le mura castellane a levante le rovine di una chiesa con architettura preromanica: si tratta della chiesa di Santa Margherita in Verrucola, dove è probabile che vi sia il sepolcro di Spinetta Malaspina il Grande.
Del vecchio edificio religioso si sono perse le tracce, soprattutto a causa del terremoto del 1481 e da allora la popolazione utilizzò la cappella del maniero malaspiniano. Ma pensate se davvero si riuscisse un giorno a rivelare il sito originario della chiesa protoromanica. Come si dice oggi, sarebbe davvero tanta roba!
Articolo spumeggiante e divertente! 😍 Non vediamo l’ora di leggere il prossimo!😉
Grazie Sara! 🙂 Sono in arrivo tanti altri articoli e racconti! Continua a seguirmi! 😉
Interessantissima la storia del castello, mi piacerebbe avere più lumi sulla parte della chiesa preromanica.
Non sto nella pelle a vedere altri articoli di questa rubrica😉
Grazie mille Lorenzo! 🙂 Tutto quello che leggi qui è il risultato di ciò che ho scoperto visitando il posto. Per approfondire, puoi fare riferimento agli studi e alle pubblicazioni di Rino Barbieri, spero ti siano utili! Continua a seguirmi per non perderti neanche un articolo 😉
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