Hey amici e amiche erranti! Avete letto il mio articolo sull’anello del Brugneto in Liguria? Se avrete fatto i compiti, ora saprete perfettamente cosa aspettarvi da questa suggestiva escursione perfetta per l’autunno che si sviluppa attorno al Lago del Brugneto, il lago più grande della Liguria. C’è però una cosa di cui vi voglio parlare. Come vi ho già raccontato, il Lago del Brugneto è di fatto un invaso artificiale realizzato nel 1959: fino agli anni Cinquanta quindi, al posto del lago c’erano solo castagneti su entrambi i versanti e due piccoli insediamenti montani, Frinti e Mulini di Brugneto, oggi completamente sommersi dalle acque. Proprio di Frinti vi voglio parlare, poichè attorno a questo paese ormai distrutto e sommerso vi è una leggenda conosciuta come la “Leggenda del Brugneto”. Vi va di scoprirla?
Frinti, la storia del paese sommerso
Costruito alla fine degli anni Cinquanta per risolvere il fabbisogno idrico di Genova, oggi il Lago del Brugneto è la principale risorsa d’acqua del capoluogo ligure. Tuttavia per poter realizzare la diga fu necessario demolire due borghi: Frinti e Mulini di Brugneto, che contavano rispettivamente 15 e 2 abitazioni. I cittadini dei piccoli borghi protestarono, ma i lavori iniziarono lo stesso e gli edifici furono abbattuti utilizzando le mine.
Partiti da Frinti, uomini e donne che là abitavano si dispersero negli altri paesi della valle o si trasferirono a Genova. Qualcuno lasciò addirittura la propria casa con l’acqua che già saliva a formare il lago e assistette anche alla distruzione delle case. Questa fu necessaria per non lasciare strutture che potessero diventare pericolose quando fossero riemerse dopo una lunga permanenza nell’acqua. Oggi di Frinti non rimane che alcuni ruderi delle case che appaiono in occasione delle secche del lago.
Frinti e la leggenda del Brugneto
Tra gli abitanti della Val Trebbia, negli anni ha preso piede una curiosa leggenda, raccontata dai pescatori che si recavano abitualmente presso il lago. Secondo questa leggenda metropolitana, nei periodi di siccità si vedrebbe affiorare dallo specchio d’acqua la punta del campanile della chiesa di Frinti e si potrebbe anche sentire il rintocco della sua campana. Benché questa circostanza sia priva di fondamento (come raccontano i vecchi abitanti di Frinti ancora in vita, nel borgo non è mai esistita nessuna chiesa), la leggenda viene spesso ripresa da organi di stampa.
Nel 2004, persino alcuni sommozzatori perlustrarono a lungo il fondale senza trovare traccia del campanile, sfatando così definitivamente la leggenda del Brugneto. Eppure la leggenda continua ancora oggi a richiamare curiosi e turisti. Qualcuno addirittura insiste nel sostenere che i sommozzatori nel 2004 avessero sbagliato il punto di immersione e che quel campanile in realtà esista, benché introvabile e avvolto nel mistero più profondo.