Una nave… in montagna? Esatto amici e amiche erranti, una nave in montagna. Non quella che vi immaginate però. Ma partiamo dall’inizio: se vi capita di dare un’occhiata alle cartine del Parco dell’Aveto in Liguria, più o meno a metà sentiero dal Passo del Chiodo al Monte Penna troverete una scritta curiosa: La Nave. L’ho notata anche io quando ho fatto l’escursione sul Monte Penna. Poi, a metà tragitto, ho capito tutto: La nave in Val d’Aveto altro non è che una valle caratteristica e denominata così per la sua forma particolare.
Volevo saperne di più, così mi sono informato: come si è formata questa valle? Che importanza ha dal punto di vista geologico e geomorfologico? Ebbene, ho scoperto diverse cose interessanti. E visto che questo articolo fa parte della rubrica “I Racconti del Cappellino”, posso forse tenerle per me?
La Nave in Val d’Aveto: perchè si chiama così e come si è formata
Forse lo avrete già capito: la valle del Parco dell’Aveto denominata La Nave, deve il suo nome alla sua forma caratteristica, che ricorda appunto la chiglia di una nave. E un mistero è risolto, ma come si è formata questa valle? Perchè ha assunto questa forma? L’origine di questa conca è dovuto al distacco, e al conseguente scorrimento lungo la frattura, di una grande porzione di versante, che ha portato a una duplicazione dell’originaria cresta.
I geologi hanno classificato questa forma geologica come “Deformazione gravitativa profonda di versante” (DGPV): movimenti di grandi porzioni di versante in cui l’entità dello spostamento è piccolo se paragonato alle dimensioni della massa in movimento. Si tratta di fenomeni morfogenetici veloci e che coinvolgono grandi porzioni di rilievi montuosi. Tuttavia non si tratta di frane: in fenomeni come quello della Nave, vi è assenza di un’evidente superficie di scorrimento profonda e continua. Nel caso della Nave della Val d’Aveto, sono visibili le due creste e la “trincea” che le separa: la trincea è un solco riempito in buona parte di detriti a rappresentazione della frattura che ha separato un’enorme scaglia cuneiforme dal resto del massiccio.
Ecco un’altra curiosità: la forma singolare della Nave della Val d’Aveto ha suscitato nella fantasia popolare miti e leggende che arrivano per tradizione orale, secondo i quali sarebbe addirittura l’antica casa degli spiriti pagani dei boschi. Tuttavia l’aspetto sacro di questo luogo è ancora forte tra i frequentatori della Val d’Aveto. Per questo è possibile trovare ancora oggi un altare sul fondo della conca.