Avete già provato a fare l’escursione Faggio dei Tre Comuni-Laghetto del Penna in Val d’Aveto? Nel link trovate tutte le info di questa meravigliosa camminata in Liguria perfetta per l’autunno. La parte finale dell’escursione vi porta al cospetto di una specchio d’acqua a prima vista simile a tanti altri. Si potrebbe quindi pensare che sia un banalissimo laghetto in quel del Parco Naturale Regionale dell’Aveto. In realtà, il Laghetto del Penna ricopre un ruolo molto importante per il Parco. Sapete perchè?
Per la rubrica I Racconti del Capellino, ecco tutto quello che dovete sapere sul Laghetto del Penna in Val d’Aveto, un punto d’interesse non solo per scattare splendide foto autunnali ma anche per ammirare un gioiello paesaggistico e naturalistico scoprendo qualcosa di nuovo.
Il Laghetto del Penna, una nuova riserva per il Parco
Il piccolo specchio d’acqua del Laghetto del Penna, chiamato così perchè ubicato a 1450 metri s.l.m. ai piedi della parete Nord del Monte Penna, è un gioiello paesaggistico del Parco dell’Aveto e possiede anche un grande valore naturalistico. Il laghetto ospita infatti molte popolazioni di anfibi (rane montane e tritoni) per i quali svolge un ruolo di sito riproduttivo e nursery per lo sviluppo di uova, larve e girini.
Ma come è nato il Laghetto del Penna? Il laghetto ha probabilmente origine glaciale: è sorto in una piccola conca, modellata sul pendio che scende dal Penna, da una piccola lingua di ghiacciaio che doveva trovarsi lì tra i 20mila e i 10mila anni fa. Il laghetto ha portata d’acqua variabile a seconda delle stagioni (profondità media di 50 centimetri e profondità massima di 1,5 metri). Il fondale del laghetto è ricoperto da foglie di faggio, mentre al centro si può notare un popolamento di Potagogeton Natans.
Per questi motivi, il Parco ha classificato il laghetto come “riserva integrale”, posizionando attorno a esso una staccionata in legno di castagno. In questo modo, i gitanti possono ammirare le acque del laghetto senza accedervi, senza disturbare la fauna che lo popola e senza rovinare un ecosistema già di per sè fragile. Se vi trovate nei pressi del laghetto, sappiate quindi che è vietato oltrepassare la recinzione, aggirarla o comunque accedere alle sue acque. È vietato lasciar entrare i cani nel laghetto (che comunque nel Parco dell’Aveto vanno sempre tenuti al guinzaglio), gettarvi legni o sassi, raccogliere piante o abbandonarvi rifiuti. Sono piccole regole da seguire, semplici ma necessarie affinchè tutti possano continuare a godere di questa meraviglia.