Lo ammetto: ho sempre avuto una paura assurda dei fulmini. Ce l’ho tutt’ora: quando mi trovo nel bel mezzo di un temporale in città cerco subito riparo. Sotto i portici, in un negozio, in macchina, qualsiasi luogo che mi possa garantire sicurezza. Nonostante la mia paura, non rinuncio mai al trekking, prendendomi qualche rischio: lungo i sentieri di montagna non ci sono portici o negozi e nemmeno la propria macchina. Quindi… durante un temporale in montagna come comportarsi? Dove ripararsi? Come evitare di fare da parafulmine come successe a Fantozzi in un suo film?

Se anche voi avete paura del temporale ma non volete rinunciare alle camminate in montagna, sappiate che non vi sono rischi se si usa la testa e qualche accortezza. Partiamo dalle cose ovvie: le previsioni meteo esistono per un motivo, no? Consultatele sempre il giorno precedente a un trekking e poco prima di intraprendere il cammino, ma considerate anche questo: il meteo di montagna è quasi imprevedibile. Dico “quasi” perchè in linea di massima funziona così: al mattino il cielo si presenta sgombro da nuvole, nel pomeriggio peggiora e può riservare piogge o temporali, soprattutto d’estate.
Altra cosa ovvia: mai iniziare una camminata con il maltempo. Se le previsioni meteo parlano di rischio temporali nel pomeriggio, optate per gite di breve durata. Infine, partite per una camminata con un giusto abbigliamento da trekking per la pioggia. Prima di scoprire durante un temporale in montagna come comportarsi, ecco qualche chicca su come prevedere un temporale. Alcune di queste le ho imparate all’università, frequentando il corso di Geomorfologia, altre le ho apprese camminando.
Come prevedere un temporale?
Per prevedere un temporale potete innanzitutto “leggere le nuvole”. Avete capito bene, non sono matto. Ho imparato anche questo studiando: tutta la pioggia è portata dalle nuvole, ma non tutte le nuvole portano pioggia. Perchè una nube porti pioggia, deve essere di un certo tipo. Mi spiego meglio descrivendovi i 10 tipi di nuvole esistenti suddivisi in quattro famiglie:
- Nubi di alta quota: si trovano in genere sopra i 6.000 metri. A questa famiglia appartengono i cirri, i cirrocumuli e i cirrostrati. Sono spesso premonitori dell’arrivo di una perturbazione o una tempesta;
- Nubi intermedie: si trovano tra i 2.000 e i 6.000 metri. Fanno parte di questo gruppo gli altocumuli e gli altostrati: i primi indicano tempo stabile, mentre i secondi sono associati a cambiamenti meteorologici;
- Nubi a bassa quota: si trovano sotto i 2.000 metri e sono associate spesso a cielo scuro e piogge leggere. Fanno parte del gruppo gli stratocumuli e i nembostrati;
- Nubi a sviluppo verticale: si estendono dalle quote più basse fino a 15.000 metri. Indicano la presenza di moti convettivi d’aria. Alla famiglia appartengono i cumuli e le nuvole più temute, i cumulonembi. Io le chiamo “nuvole brutte brutte” e sono spesso portatrici di tempeste.

Insomma avete capito: occhio soprattutto a stratocumuli, nembostrati e cumulonembi. Oltre alla vista, anche l’udito è utile per prevedere un temporale e capire quanto sia vicino. Un metodo è quello di calcolare i secondi che separano il lampo dal tuono, considerando che il suono percorre circa un chilometro ogni 3 secondi e che il pericolo è maggiore se il tempo tra lampo e tuono è minore di 30 secondi. Se dopo il lampo non sentite il tuono, il temporale si trova almeno a 30 chilometri di distanza da voi.
Temporale in montagna: come comportarsi per evitare i fulmini
Fino ad ora abbiamo visto le accortezze per evitare di essere sorpresi dal temporale, in montagna come in città. Ma se venite colti di sorpresa da un temporale in montagna? Come comportarsi? Dove cercare riparo? Come evitare i fulmini? Anche in questo caso esistono regole non scritte da seguire per restare in sicurezza. Intendiamoci: pur applicando queste regole non rimarrete asciutti, ma almeno non vi beccherete un fulmine in testa… che non è male, no?
Ecco alcune regole da seguire per evitare i fulmini in montagna durante un temporale:
- Allontanatevi da vette, guglie, rocce, creste e alberi isolati. Insomma, dagli elementi del paesaggio “a punta”, che potrebbero con più facilità attrarre il fulmine;
- Se vi trovate in uno spazio aperto (evitate di trovarvici) potreste essere voi stessi una punta: cercate quindi di restare vicini al terreno il più possibile. Accucciatevi con la testa fra le ginocchia, tenendo la minor porzione del corpo a contatto col terreno. Se avete uno zaino con voi, usatelo asciutto per sedervici sopra;
- Spegnete il cellulare per non attrarre fulmini e tenete distanti da voi oggetti appuntiti come bastoncini da trekking e piccozze. State lontani da tralicci dell’alta tensione;
- Cercate riparo in un bosco fitto, restando nel folto delle piante e non sotto alberi più alti;
- Se siete in gruppo, non restate tutti vicini: cercate invece di sparpagliarvi.
- Non utilizzate teli termici per ripararvi dalla pioggia. Attraggono i fulmini come pochi;
- Evitate vie ferrate e, se state arrampicando, allontanatevi dalle corde, soprattutto se bagnate;
- Ultima regola, la più banale ma anche la più consigliata: se siete nei pressi di un rifugio, fiondatevi dentro e attendete la fine del temporale, magari gustandovi un bel piatto di polenta;
Utilissimo, personalmente la parte della lettura delle nubi è molto interessante 😍
Grazie Lorenzo, mi fa piacere che il contenuto ti sia piaciuto! Pubblicherò altri articoli di questo genere, continua a seguirmi e vedrai 😉
Beh forse saranno anche banali ma sono comunque ottimi consigli !