Bentornati amici erranti! Ecco una bella domanda per voi: qual è la vostra stagione preferita? La mia è senza dubbio la primavera, per tanti motivi: il fatto che il clima non sia nè troppo rigido nè troppo caldo, il fatto che la natura torni a fiorire regalando colori straordinari e che, finalmente, con il bel tempo, si possano organizzare tanti trekking ed escursioni in primavera.
Mentre sto scrivendo questo articolo gli spostamenti fra Regioni in Italia (e in alcuni casi anche all’interno delle stesse, da un Comune all’altro) non sono ancora consentiti per via del Covid, ma è lecito pensare che lo saranno tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. La voglia di uscire di casa sarà tanta, ma occhio a non creare assembramenti. Perchè non pensare ad alcuni itinerari di 1 o più giorni nella natura?
Che si voglia fare una passeggiata rilassante nei boschi o un trekking di più giorni nella natura selvaggia, l’Italia in primavera offre talmente tanti itinerari da perdere la testa. Dai, vi aiuto io: ho raccolto in questo articolo 10 trekking in primavera da non perdere in Italia. Molti di questi itinerari richiedono più giorni per essere completati, ma voi potete anche percorrerne solo alcuni tratti se preferite. Pronti a partire?
Via degli Dei: a piedi da Bologna a Firenze
Il primo trekking da tenere in considerazione per la primavera (ma anche per l’autunno se volete) è sicuramente la Via degli Dei, di cui ho già parlato in un mio precedente articolo. Si tratta di un trekking di circa 130 chilometri, percorribile a piedi o in mountain bike, che va da Bologna a Firenze (e viceversa). Un percorso tra natura e storia, che attraversa l’Appennino Tosco-Emiliano passando per alcuni tratti della strada romana Flaminia Militare. Tutto questo è fattibile in 4-5-6 giorni se andate a piedi o in 2-3 giorni in bicicletta.
Via Magna Francigena, nella top 10 dei trekking in primavera
Che ne dite di approfittare della primavera per attraversare la Via Magna Francigena? Si tratta di un cammino che collega Palermo ad Agrigento, da sempre in Sicilia una delle direttrici più importante di movimento per uomini. La via ha permesso sin dall’età arcaica, di collegare le sponde del Mediterraneo a quelle del Tirreno facendo sì che il Sud potesse respirare l’aria del Nord e le sue contaminazioni culturali. In tutto la Via Magna Francigena è lunga circa 160 chilometri e si compone di 9 tappe, con una media di 20-25 chilometri a tratta.
Cammino di Dante, sulle tracce del poeta
Amate il trekking e la poesia? Allora almeno una volta nella vita dovrete percorrere il Cammino di Dante! Si snoda attraverso un percorso ad anello lungo circa 400 chilometri, sulle orme del poeta ai tempi del suo esilio. Il punto di partenza coincide con quello d’arrivo: Ravenna. I due estremi del percorso sono rappresentati dalla Tomba di Dante a Ravenna e il Museo Casa di Dante a Firenze. La via collega Romagna e Toscana attraverso l’Appenino, approda a Firenze per poi ritornare in Romagna attraverso il Casentino per un totale di 20 tappe.
Cammino di Santa Barbara, nel cuore della Sardegna
Un cammino in 30 tappe nella terra più antica d’Italia tra mare, monti e miniere. È il Cammino Minerario di Santa Barbara in Sardegna. Il Cammino si sviluppa lungo un anello di circa 500 chilometri lungo gli antichi cammini minerari del Sulcis-Iglesiente-Guspinese. Si cammina per quasi il 75% del percorso su sentieri, mulattiere, carrarecce e strade carrabili sterrate, mentre il restante 25% è costituito da strade lastricate dei centri urbani e tratti extraurbani con fondo in asfalto. L’altitudine va dal livello del mare ai 900 metri nel sistema montuoso del Marganai: tenete d’occhio quindi la continua presenza di dislivelli. Molte tappe sono piuttosto brevi, per lasciare agli escursionisti il tempo di visitare siti di archeologia classica e industriale di particolare fascino.
Cammini Materani: un perfetto trekking in primavera
Mai sentito parlare del Cammino Materano? Il Cammino, che dalla Puglia porta a Matera, prevede sei diverse vie, tutte dedicate alle popolazioni preromane del Sud Italia, attraversando un territorio ricco di storia e natura. Il Cammino ha una lunghezza di 168,3 chilometri, con un’altitudine massima di 450 metri (niente di che, ,a si tratta di un percorso lungo). Essendo suddiviso in sette tappe, l’ideale sarebbe percorrerlo in sette giorni. Tra una tappa e l’altra si percorrono dai 17 ai 30 chilometri giornalieri. Lungo il percorso vi sono sistemazioni comode tra masserie, hotel e bed & breakfast.
Le Vie del Sale, tra Piemonte e Liguria
Tra le colline del Piemonte e la costa della Liguria un tempo vi era un florido scambio di merci attraverso i sentieri che attraversavano l’Appennino. Ancora oggi è possibile ripercorrerli con la Via del Sale, lungo vari tracciati ricchi di storia e tradizione. Si tratta di un percorso più breve ma dall’altitudine più importante. Si snoda tra i 1800 e i 2100 metri di quota lungo lo spartiacque alpino principale presso il confine italo-francese, attraversando a mezzacosta, valichi alpini, tornanti e passaggi arditi. Il tracciato, interamente sterrato, collega in quota Limone Piemonte, in Provincia di Cuneo, e Monesi di Triora nella Liguria montana per una lunghezza totale di circa 30 chilometri. Lungo il sentiero, si attraversano il Parco del Marguareis e il Parco delle Alpi Liguri, caratterizzati da una ricca biodiversità, il Bosco delle Navette e si sfiorano diverse fortificazioni militari di fine Ottocento.
Trekking in primavera? Ecco il Cammino di San Bartolomeo
Quando parliamo del Cammino di San Bartolomeo ci riferiamo ad un progetto nato per collegare i luoghi di San Bartolomeo sulla montagna pistoiese, con partenza da Fiumalbo e arrivo a Pistoia. Il percorso Fiumalbo – Pistoia è lungo circa 100 chilometri, percorribili a discrezione del pellegrino indicativamente in cinque giorni o tappe. Lungo il percorso si possono trovare diversi luoghi di interesse, come la Chiesa di San Bartolomeo a Fiumalbo, la Chiesa di San Bartolomeo a Cutigliano e il Palazzo Pretorio.
Il Cammino Celeste, in Friuli e non solo
Tranquilli, non dovrete morire per percorrere questo cammino. Il Cammino Celeste è composto da 3 itinerari che collegano rispettivamente Aquileia, in Italia, Maria Saal, in Austria, e Brezje, in Slovenia con il Santuario del Monte Lussari, situato nel Comune di Treviso. I sentieri non sono percorribili in inverno: proprio per questo conviene approfittare della bella stagione per percorrere questo tracciato, che permette di entrare in contatto con un territorio vario e prezioso da punto di vista paesaggistico. In particolare il percorso italiano (da Aquileia al Santuario di Monte Lussari) si compone di 10 tappe per circa 10 giorni, mentre i percorsi austriaci e sloveni sono ancora in costruzione.
Trekking in primavera sull’Alta Via dei Monti Liguri
Un trekking tutto ligure tra sentieri e mulattiere vi attende sull’Alta Via dei Monti Liguri. Ben 440 chilometri per 43 tappe, che collegano le estremità della riviera ligure da Ventimiglia a Ceparana, dalla Provincia di Imperia alla Provincia di La Spezia. Un viaggio tra costa ed entroterra, tra Alpi e Appennini, tra mare e cielo, in un ambiente aspro e dolce allo stesso tempo. Il segnavia – la bandierina bianco/rossa con la scritta “AV” al centro – individua e caratterizza il tracciato, disegnando una strada verde dove crinali soleggiati si alternano a boschi ombrosi. Finora io ne ho percorso un breve tratto, quello dal Passo del Faiallo al Rifugio Argentea.
Via Ghibellina e Tiberina, da Firenze ad Assisi
E finiamo questa carrellata con la Via Ghibellina e Tiberina, due vie che collegano Firenze ad Assisi. L’itinerario interessa quindi la Toscana e prosegue in Umbria ed è composto, appunto, da due vie: la Via Ghibellina da Firenze a Poppi (Via storica dei Conti Guidi) che prosegue fino al Santuario de La Verna, e la Via Tiberina che realizza il collegamento del Santuario de La Verna con Perugia ed Assisi. Il collegamento Firenze-Poppi si realizza in circa 60 chilometri, per poi raggiungere con altri 20 chilometri il Santuario de La Verna. La Via Tiberina, con i suoi 140 chilometri, rimane in riva destra del Tevere e porta ad Assisi, collegando borghi e città di incomparabile bellezza come Chiusi della Verna, Caprese Michelangelo, Anghiari, Citerna, Monterchi, Lippiano, Santa Maria Tiberina, Umbertide, Perugia.
Immagine di copertina: Free-Photos (Pixabay)